Brescia, 6 maggio 2025 – Con una donazione in memoria del marito, scomparso nel giugno scorso, Raffaella ha voluto trasformare il dolore in un atto di amore a beneficio dei pazienti con malattie neuromuscolari del NeMO.
“Il mio Carlo era un uomo buono, tutti gli volevano bene. Parlava poco, ma sapeva dare sempre il consiglio giusto. Non abbiamo avuto figli, ma il nostro amore ci ha resi aperti a chiunque avesse bisogno”. Con voce commossa e occhi pieni di ricordi, Raffaella ha condiviso con l’équipe del NeMO il ritratto di un uomo che ha lasciato un’impronta profonda nella vita degli altri. Durante la cerimonia simbolica di consegna della donazione è emersa la forza discreta di una persona che, nella semplicità dell’ordinario, ha saputo costruire relazioni solide, capaci di segnare in modo straordinario le vite di chi l’ha incontrato.
Carlo era un uomo del fare, come vuole la migliore tradizione bresciana: concreto, instancabile, innamorato del proprio lavoro. Con il padre Giuseppe ed il fratello Stefano, fin dagli anni Sessanta, ha fatto crescere lo storico stand di frutta e verdura del mercato ortofrutticolo di Brescia, trasformandolo in un vero punto di riferimento per la città. Con il matrimonio, anche Raffella diventa parte integrante dell’azienda di famiglia, portando il suo contributo nella contabilità. Una vita fatta di lavoro duro e quotidiano, affrontata insieme con determinazione e sempre con lo sguardo attento a chi aveva bisogno.


E poi, l’impegno nel volontariato, vissuto con lo stesso spirito concreto e generoso che li ha guidati nella vita. La malattia del fratello minore di Raffaella, Gianpaolo, affetto da distrofia muscolare, li avvicina alla UILDM di Brescia “Beppe Frau”. È lì che scoprono la forza della comunità e la bellezza del servizio agli altri. Tra quelle famiglie, unite dallo stesso bisogno, nascono legami profondi, come quello con la famiglia di Carlo Fiori, presente alla cerimonia. “Diventare volontari è stata una ricchezza; i ragazzi ci davano la forza di affrontare ogni giorno i piccoli e grandi ostacoli quotidiani”, racconta Raffaella, testimoniando uno stile di vita fatto di prossimità, ascolto e presenza concreta.
Pensare a NeMO per onorare il desiderio di Carlo è stato immediato: “Questa donazione rappresenta la continuità di ciò che siamo sempre stati: una famiglia al servizio degli altri – continua Raffaella – Ho visitato NeMO Brescia il giorno della sua inaugurazione cinque anni fa e ho potuto apprezzare l’impegno e la determinazione che hanno permesso di realizzare anche questa nuova area dedicata agli ambulatori e alla ricerca. È stato naturale per me decidere che questo luogo di cura, che ogni giorno offre un aiuto concreto per migliaia di famiglie, possa essere la destinazione ideale per questo gesto di amore.”
Un amore che per Raffaella e per la comunità neuromuscolare non si spegne, ma che continua a generare vita, sostenendo la cura degli oltre 1.500 i pazienti presi in carico dal NeMO nei suoi primi cinque anni di attività.
Da oggi, il progetto di ristrutturazione della nuova ‘Area Ambulatori e Ricerca Clinica’ del Centro Clinico NeMO Brescia – avviato in memoria dell’Avv. Pompeo Anelli e reso possibile grazie all’impegno e alla solidarietà della comunità bresciana che ne ha permesso l’inaugurazione lo scorso 11 marzo – si completa portando in eredità la volontà di Carlo Albini, altra figura di riferimento del territorio.
“Per NeMO, questo momento che segna la conclusione di un importante percorso rappresenta, in realtà, l’inizio di un nuovo entusiasmante cammino – sottolinea il prof. Massimiliano Filosto, Direttore Clinico e Scientifico del Centro Clinico NeMO Brescia. “In questi spazi, vivi e dinamici, fatti non solo di tecnologia e strumenti medicali, ma soprattutto di medici, ricercatori e operatori appassionati, potremo dare piena concretezza alla continuità tra cura e ricerca. Qui accoglieremo le novità della scienza per tradurle in opportunità reali, accessibili a tutte le persone che convivono con una malattia neuromuscolare, migliorandone concretamente la qualità della vita. Per questo, il mio più sentito grazie va a Raffaella e a tutti coloro che scelgono di accompagnarci in questo viaggio.”
Sul sito dei Centri NeMO le informazioni per le donazioni in memoria a questo link.
