Oltre 19.000 euro raccolti per NeMO Brescia e AISLA: Montichiari corre per la SLA in memoria di Guido Bonandi.

Oltre 1.500 partecipanti, 19.300 euro raccolti e un’intera comunità “in corsa” per sostenere la cura e l’assistenza delle persone con SLA, nel segno della memoria. È questo il bilancio della prima edizione di “Corri a Montichiari”, la gara podistica benefica e non competitiva, promossa lo scorso 25 maggio dal Rotary Club Brescia Sud Est Montichiari, nel ricordo di Guido Bonandi.

Gussago (BS), 27 giugno Oltre 1.500 partecipanti, 19.300 euro raccolti e un’intera comunità “in corsa” per sostenere la cura e l’assistenza delle persone con SLA, nel segno della memoria. È questo il bilancio della prima edizione di “Corri a Montichiari”, la gara podistica benefica e non competitiva, promossa lo scorso 25 maggio dal Rotary Club Brescia Sud Est Montichiari, nel ricordo di Guido Bonandi.

La cerimonia ufficiale di consegna delle donazioni ad AISLA Brescia e al Centro Clinico NeMO Brescia si è tenuta oggi, 27 giugno, nel giardino della Fondazione Richiedei di Gussago, sede del Centro, alla presenza di istituzioni, volontari, familiari, operatori sanitari e rappresentanti del Terzo Settore. Con la collaborazione di CorrixBrescia e UISP Sport per tutti – Comitato di Brescia, l’iniziativa è stata un esempio concreto di partecipazione sociale.

A sottolinearlo il Consigliere regionale Claudia Carzeri, tra i primi sostenitori del progetto: «Quando cittadini, istituzioni e volontari camminano insieme nascono esperienze che fanno bene al territorio e costruiscono legami autentici. “Corri a Montichiari” ha dimostrato quanto sia forte la capacità di una comunità di essere solidale e di stringersi intorno a chi vive situazioni di fragilità».

A moderare la cerimonia è stata Alessandra Collicelli, presidente neoeletta di AISLA Brescia e Consigliere Nazionale AISLA, che ha anche presentato il progetto sostenuto dalle donazioni: la realizzazione di un Corso di formazione per Assistenti Familiari, figure qualificate in grado di offrire assistenza domiciliare competente e attenta alle persone con patologie complesse come la Sla: «Siamo profondamente grati a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa e alle tante persone che vi hanno aderito, con la consapevolezza di essere parte di un progetto comune. Sapere che il nostro impegno è sostenuto dalla stessa volontà di servizio che ha animato questa esperienza ci rende orgogliosi e ci dà la forza per continuare ad essere al fianco delle 200 famiglie con Sla del nostro territorio».

Dunque, a pochi giorni dallo Sla Global Day – celebrato lo scorso 21 giugno – anche a Brescia si è messo al centro il valore di una solidarietà «Capace di generare un impatto che rimane e che porta cambiamento nella comunità, creando relazioni umane e sociali durature, secondo lo spirito rotariano»: queste le parole di Evasio Pasini, presidente del Rotary Club Brescia Sud Est Montichiari.

Le donazioni andranno a sostenere anche le attività di cura del NeMO Brescia, attraverso l’acquisto di ausili per l’assistenza quotidiana durante la degenza e di biomedicali dedicati al monitoraggio della funzione respiratoria. Strumenti fondamentali per custodire la fragilità del respiro dei pazienti con Sla e malattie neuromuscolari, come spiegato dalla dott.ssa Enrica Bertella, medico pneumologo del Centro. «Questa iniziativa ci ricorda che non siamo soli, che esiste una comunità capace di prendersi cura gli uni degli altri, con coraggio e generosità – ha sottolineato Marco Rasconi, presidente dei Centri Clinici NeMOEd il nostro grazie si traduce nel continuare l’impegno quotidiano per la cura delle famiglie con SLA che ogni anno si rivolgono al NeMO Brescia, con la stessa dedizione e speranza che abbiamo respirato in questa giornata».

Con Claudia Carzeri, a consegnare l’assegno simbolico, Elena Albini, Rotary Club Brescia Sud Est Montichiari. A raccontare il valore dell’esperienza e la bellezza dell’iniziativa, Marina Guidi, referente organizzativo della corsa podistica. Il Direttore Generale di Fondazione Richiedei, Paolo Boldini, ha accolto gli ospiti ricordando come la cerimonia ed il progetto rappresentino pienamente lo spirito della Fondazione, «Nell’essere luogo che favorisce l’incontro e lo sviluppo di risposte innovative di cura per le fragilità».

La piantumazione dell’albero di lagerstroemia in memoria di Guido Bonandi, donato da Vivai Loda, ha concluso la cerimonia, accompagnata dalle parole commosse di Iole Valotti, moglie e consigliera AISLA Brescia: «Guido amava la vita con una forza contagiosa. Questo albero, con il suo profumo ed i suoi colori dirompenti, raccontano la continuità di questo amore ed il valore di una comunità che sceglie di continuare a credere nella speranza».

Oggi è stata una giornata in cui la memoria ha messo radici per generare frutti di cura, solidarietà e impegno.

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