Mai Soli. Nell’Emergenza E Nella Vita: La Storia Del Piccolo Amerigo

La storia di Amerigo. Che incontra le storie di tante famiglie che hanno scelto di incontrarsi e incrociarsi lungo la storia di NeMO. Una storia che fa del cuore e dell’amore, non solo uno spunto di riflessione, ma uno specchio dell’anima in cui riflettersi.

AMERIGO NeMO Milano CENTRO CLINICO CORONAVIRUS COVID-19 DISTANTIMAVICINI DISTROFIA SLA SMA PEDIATRICO OSPEDALE BAMBINOUna storia, raccontata dalle parole emozionanti dei genitori di Amerigo, che condividiamo con chiunque in ascolto, affinché siano parole di contaminazione per nuove storie.

Il mio bambino, Amerigo Gervasoni è affetto da una distrofia muscolare congenita. Siamo in cura al Centro Clinico NeMO dal 2015. Per fortuna abbiamo incontrato NeMO. 

Tutto il nostro rimbalzare da un posto all’altro, finalmente è cessato. 

A grandi linee potrei dire che, in tempi normali, tutti i controlli di routine vengo svolti in tempi ragionevoli anche con delle risposte, in ambito diagnostico e anche medico, anche molto rapide. Quindi con una tempistica molto buona. 

Per quanto riguarda l’emergenza, grazie a Dio non abbiamo sperimentato, a parte quella dei giorni nostri, di questi giorni, che però non ho avuto modo di avere dei riscontri pratici. In questo momenti ci sentiamo però supportati dalla vicinanza dello sportello psicologico gestito dal dott. Casiraghi che per noi è un valido appoggio oltre che psicologico ci dà la sicurezza che anche se stiamo a casa e quindi lontani, sappiamo che possiamo contare su qualcuno in caso di bisogno. 

E così anche con gli altri medici perché basta una mail per averli vicini e per avere una risposta sempre molto celere. Per quanto riguarda i familiari, i pazienti del NeMO, posso dire che nemo è speciale perché non ci fa mai sentire soli e non ci siamo mai sentiti soli proprio da quando siamo lì. 

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In tutti questi anni non abbiamo mai avuto un momento di titubanza o di smarrimento, perché c’è il NeMO. 

Credo che sia proprio in un momento come questo in cui mostrare la nostra gratitudine come genitori, come famiglie e quindi supportare il nemo in tutti i modi, con dei contributi o delle azioni che possano aiutare e sostenere tutti i medici, tutti gli infermieri, tutti coloro che sono lì tutti i giorni a rischiare per aiutare i malati a portarli fuori dal letto.

E quindi non c’è niente da dire solo da fare e partecipare.

Grazie mille. 

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