Cena di gala “SLAnci DI GUSTO”. In 120 per sostenere la ricerca

Si è svolto domenica il charity dinner promosso da Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza con APCI, Club Richemont e SLAFood. Con il patrocinio di Aisla e a sostegno dei progetti di cura e ricerca sulla SLA del Centro Clinico NeMO

Milano, 14 maggio 2024 – Un’esperienza all’insegna del gusto, dell’impegno volontario e della gioia di condividere grandi obiettivi è la magia che hanno respirato domenica sera i 120 ospiti presenti alla cena di gala “SLAnci di Gusto”, a sostegno dei progetti ricerca e cura sulla SLA del Centro Clinico NeMO di Milano, nella splendida cornice neoclassica di Palazzo Bovara a Milano. 

Voluta da SLAfood, l’Associazione guidata da Davide Rafanelli, coinvolgendo in meno di un anno 60 chef dei migliori ristoranti della scena gastronomica italiana, la serata ha visto come enti promotori APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, Club Richemont e Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, che ha aperto per l’occasione la Sala delle Colonne, sede dello storico Circolo del Commercio di Confcommercio  in corso Venezia; con il patrocinio di AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. 

Nata con l’obiettivo di continuare a sensibilizzare sulla conoscenza di questa malattia, SLAfood sta portando il mondo meraviglioso del Food ad interrogarsi su come rispondere con l’eccellenza del gusto ai bisogni alimentari di chi vive la Sla – si pensi ad esempio ai temi della disfagia e della corretta nutrizione – e, nel contempo, a promuovere iniziative per sostenere i Centri Clinici NeMO, i centri esperti dedicati alla cura e alla ricerca sulla SLA e le malattie neuromuscolari. Ed in questa sfida il team multidisciplinare dei NeMO è al fianco di SLAfood, raccogliendo e monitorando in modo costante e nel tempo la storia di malattia di ogni paziente per comprendere l’evoluzione clinica della Sla nei suoi molteplici aspetti – neurologico, nutrizionale, respiratorio, della comunicazione, neuropsicologico e metabolico – come spiegato puntualmente da Federica Cerri, medico neurologo e referente area SLA del NeMO di Milano, intervenuta alla serata. 

Donatori, giornalisti, food blogger, pazienti e clinici, accolti dai violoncelli dei maestri Marco Paolini e Margherita Senes, e condotti nella serata da Sonia Re, direttore generale APCI, hanno potuto gustare il menù stellato degli chef, che per una sera hanno lasciato le loro cucine per realizzare questo magico percorso nel gusto: Ciliegia e foie gras di Felix Lo Basso; Manzo battuto al coltello con crema all’uovo, tartare di cetriolo fresco all’aceto di mele e polvere di cappero e cipolla di Roberto Carcangiu; Parmigiana espressionista di Roberto Di Pinto; Risottino Milano con anguilla laccata e polvere di pomodoro di Massimo Moroni; Salmone dell’Alaska, pesto di mandorla, menta, finocchietto e cedro candito, carciofo abbrustolito e spuma di pecorino e pepe di Andrea Provenzani; Dolce al bianco mangiare di Davide Comaschi. Il pane in abbinamento a ogni portata è stato preparato da Matteo Cunsolo.

Una squadra di professionisti e appassionati volontari con l’entusiasmo insostituibile dietro le quinte degli chef Attillio Borra e Fabio Zanetello, che ha raccontato come solo insieme sia possibile raggiungere grandi obiettivi, come ricordato dal Roberto Carcangiu, presidente APCI. E poi il valore della comunità che unisce le persone con Sla, capace di condividere l’amore per la vita, nonostante la malattia. Perché il nutrire è prima di tutto un atto d’amore, come ha ricordato Grazia Micarelli, direttore generale di AISLA. Presenti alla serata anche i compagni di viaggio di Davide Rafanelli, Francesco Lorenzini e Luca Leoni, capaci di coinvolgere amici e sostenitori, come l’Inter Club Internati.

Un ringraziamento speciale va al Rotary Club Milano Linate con il loro ospite speciale Vénuste Niyongabo, ex mezzofondista burundese, primo campione olimpico nella storia del suo paese, con il suo messaggio sul valore di sentirsi parte di un gruppo come vera spinta per superare i propri limiti. Perché come nello spirito olimpico, così anche nella malattia, la presenza dell’altro diventa la forza per continuare. 

Reti, sinergie, sodalizi e affetti che hanno portato gli ospiti ad essere parte di questo progetto, ciascuno con il proprio desiderio di fare la differenza.  

Gli chef e ristoratori che volessero aderire come soci volontari alle iniziative SLAfood possono scrivere a info@slafood.org

Tutti coloro che volessero continuare a donare per sostenere la ricerca e cura sulla SLA possono farlo tramite il sito https://www.centrocliniconemo.it/sostienici oppure con bonifico bancario (Centro Clinico NeMO, IBAN: IT20B0306909606100000002769 – BANCA INTESA SANPAOLO causale “donazione per la cura e ricerca SLA”)

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